sabato 26 settembre 2009

giorni


Quando vedo te, luce nel grigiore


Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime; ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri... giorni.
(Romano Battaglia da "Notte infinita")


bene, direi che sono a buon punto, mi mancano solo i giorni descritti per ultimo, io qua sto :D

lunedì 21 settembre 2009

Genialata in playback

Io non l'ho visto in TV, prima di tutto perchè non guardo la tv, ma poi perchè vi voglio parlare di una cosa successa a "quelli che il calcio...". Ed io non seguo il calcio :P

Vi voglio parlare dei Muse invece! Il gruppo inglese ieri era presente in studio per presentare il loro nuovo (stranissimo!) Album, The resistance, solo che hanno suonato in playback. Cosa ti hanno combinato quei geniacci della band? Hanno scambiato i loro ruoli facendo finta di niente! :D
il chitarrista e frontman Matthew Bellamy entra e si siede alla batteria, ed il batterista Dominic prende il posto al microfono imbracciando la chitarra elettrica, dando inizio ad una gustosissima farsa, protandola fino in fondo intervista inclusa! Non riesco a capire se la Ventura sia stata fregata non notando il fatto o se sia stata al gioco; io spero vivamente nella prima :D (per una che presenta un programma a sfondo musicale quale X-factor, non sarebbe davvero niente male non riconoscere i membri di una band internazionale come i Muse ihihih. Epic Fail per la Simona :D)

Video!


PS
La canzone del video non è affatto male. Tutto il nuovo CD dei Muse non è affatto male! E' molto coraggioso e sperimentale, ma ci sono brani in cui si può ancora vedere appieno il "loro" sound. Ci sono pezzi molto belli, ma non aspettatevi un nuovo Absolution, che per me resta nell'Olimpo :D

giovedì 17 settembre 2009

Letture di ieri, oggi e domani

Ciao a tutti,
quest'ultima settimana non sono stato particolarmente ispirato direi, spero che la cosa non si prolunghi troppo nel tempo!

Nel frattempo, sfrutto un'immagine che mi è capitata fra le mani poco fa: pur essendo abbastanza nerd come cosa, essa mostra una verità di fondo sulla quale sono completamente d'accordo :D

numero di lettori a confronto

W i grandi classici che non moriranno mai :P

A presto rileggerci a tutti! ^_^

Carlo de Petris

domenica 13 settembre 2009

Sempre a proposito di impapocchiamenti e di Bradbury

Dopo aver scritto quella piccola citazione e letto i commenti del post precedente, mi è tornato alla memoria un piccolo pezzo dell'opera più conosciuta di Ray Bradbury, scritta nel 1951.
L'argomento è lo stesso del post precedente, buona lettura :)

Tra poco andrà in onda una nuova puntata del vostro show preferito!


[Beatty sta parlando a Montag]
"[...] Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa' che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell'Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l'anno passato. Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di "fatti" al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri di essere 'veramente bene informati'. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perchè fatti di questo genere sono sempre gli stessi. non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinchè possano pescare con questi ami fatti ch'è meglio restino dove si trovano. [...] "
(da: Fahrenheit 451 - Ray Bradbury)

giovedì 10 settembre 2009

Impapocchiare la gente

Una bela ravanata al cervello fa sempre bene ,casomai ci fosse qualcosa di buono, la tritiamo

non c'è bisogno di bruciare i libri per distruggere una cultura. Basta fare in modo che la gente non li legga più

you don't have to burn books to destroy a culture. Just get people to stop reading them

(Ray Bradbury)

E come si fa?
Semplice, si riempie la TV di programmi inutili, volgare, vuoti, ma che raggiungono lo scopo principale, la loro mission: mantenere la gente distratta e non farla pensare.

E quindi vai col pieno di talk show, reality, quiz e programmi che stanno in TV parlando di TV. Tutto fa brodo nel gran polverone mediatico.

E poi mi vogliono accoltellare Report a tradimento, subdolamente ....

lunedì 7 settembre 2009

Un riconoscimento ampiamente meritato

Il leone d'oro alla carriera assegnato a John Lasseter, cioè alla Pixar, è un qualcosa di meraviglioso *_*

Creatori di sogni, di mondi nuovi e sempre diversi, pazzi visionari, non ricordo un solo lavoro dei loro che non sia ottimo oppure eccellente!

John Lasseter



Braviiiiiiii ^_^


E così, dopo Tim Burton, anche la Pixar si prende il bel premio, ottimo ottimo :D

venerdì 4 settembre 2009

The best of summer trash

Di tutto ciò che mi è capitato di vedere in giro per le strade durante questa lunga, lunghissima estate, questa le ha battute decisamente tutte!
Signore e signorine, ecco a voi gli Stivali-infradito o_O

Gli stivali-infradito!
[Stivali infradito, sponsorizzati da Alena seredova]

Mica una roba da superstar, li ho visti addosso alle peggio cafone vasciaiole scugnizzelle di tutta Napoli o_O

mercoledì 2 settembre 2009

La scandalosa “perdonanza” del do ut des. Lettera aperta di padre Silvano Nicoletto al card. Bertone domenica 30 agosto 2009

Trovata in gira, gentilmente diffondo a mia volta e spero si diffonda ulteriormente. Non dice nulla do scandaloso, è tutto coerente e logico direi ^_^

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A Sua Eminenza
Card. Tarcisio Bertone
Segreteria di Stato
Città del Vaticano

Oggetto: Alla notizia dell’annullamento della cena Bertone – Berlusconi e della partecipazione alla festa della Perdonanza.

Ad ogni buon conto, Signor Cardinale, resta il fatto che l’appuntamento a cena con Berlusconi era concordato e programmato. All’ultimo momento, l’articolo apparso su “Il Giornale” ai danni di Dino Boffo, direttore di “Avvenire”, ha provocato quello che tutti conosciamo. La cena e la partecipazione del premier alla celebrazione della “Perdonanza”, erano comunque nel vostro programma.

Sua Eminenza, conosce molto meglio del sottoscritto cosa si pensa negli ambienti della politica internazionale del nostro premier. I suoi comportamenti “privati”, gli attacchi alla democrazia perpetrati attraverso leggi ad personam promulgate a colpi di mozioni di fiducia, hanno fatto sì che un’istituzione importante come il Parlamento della Repubblica sia di fatto ridotta ad un’istituzione blindata a servizio degli interessi di famiglia del premier. Gli attacchi alle istituzioni che contrastano i suoi disegni e che mettono in luce i reati di varia natura di cui Berlusconi è imputato, i tentativi di imbavagliare la stampa e il pesante controllo sull’informazione televisiva sono sotto gli occhi di tutti. Gli spiriti più retti ed onesti sono seriamente preoccupati per la salute della democrazia nel nostro paese.

Il Vangelo (Mc. 6, 14-29) della liturgia del martirio di Giovanni Battista, brano proclamato nella celebrazione della “Perdonanza”, ci parla del “festino” dato da Erode per i grandi della sua corte e per i notabili della Galilea. Egli pensò bene di rendere “elegante” quella cena con la presenza di signore e signorine di bell’aspetto. Giovanni, che non aveva alcuna “ragione di stato” da difendere, non temeva di esprimersi con la schiettezza tipica dei profeti. Oltretutto, nonostante il tono graffiante, ad Erode la cosa non dispiaceva affatto. “Anche se nell’ascoltarlo rimaneva perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri”. In fondo perché non osare parlare con sincerità anche ai potenti dei nostri giorni?

Mi chiedo, cosa avrebbe detto il cardinale Segretario di Stato nell’omelia della festa della Perdonanza presente il Presidente del Consiglio? Avrebbe parlato di “festino” o di “cena elegante” per non sottintendere certi convegni equivoci avvenuti nelle residenze del capo? Si sarebbe soffermato sulle qualità seducenti della figlia di Erodiade o avrebbe sorvolato per non alludere troppo? Avrebbe poi ricordato al Presidente del Consiglio che nel nostro mediterraneo si consuma una tragica danza, ben più macabra di quella del banchetto di Erode, nella quale una quantità considerevole di disperati hanno perso la vita, disperati considerati invece colpevoli dalle leggi del governo italiano?

Quelle famigerate norme sulla sicurezza, norme che stabiliscono il reato di clandestinità, come Lei ben sa, hanno ottenuto il consenso esplicito di Silvio Berlusconi per compiacere così alla Lega Nord che, come contropartita, gli garantisce il potere di governare. Chiedo scusa a Sua Eminenza se persisto nel dubbio che la sua parola sarebbe stata molto diversa da quella coraggiosa di Giovanni Battista.

Le gerarchie che Lei rappresenta non hanno acconsentito a quell’evento nella prospettiva di rimetterci la testa. Non sono il solo a pensare che …Pilato ed Erode quel giorno divennero amici per una ragione di convenienza… Voi potenti, a parole, nei vostri documenti, proclamate le ragioni della gratuità, ma nei fatti credete nella logica del do ut des, nella logica della ragion di stato. Anche voi, all’occasione, sapete far tacere la voce della coscienza i cui presupposti stanno al di là ciò che conviene. La coscienza non si interroga sul vantaggio che ne ricava ma su ciò che è bene e ciò che è male, e ne trae le conseguenze.

Cosa vi aspettavate come contraccambio da Berlusconi? A noi poveracci non è dato di saperlo. Eppure una giustizia c’è! E se non ci pensano i nobili pastori di Santa Madre Chiesa ad attuarla, ci pensa il diavolo. Il buon diavolo appunto, come si suol dire, anche stavolta ha pensato bene di fare le pentole senza i coperchi. È bastato l’articolo di Feltri per rompere l’incantesimo di un idillio. Ma la responsabilità di questo vostro scandalo vi rimane attaccata addosso ugualmente, tutta intera! Mi permetta una semplice domanda: era necessaria questa nefanda commedia all’italiana?

Se cerco di mettermi nei panni di Berlusconi, la risposta non può che essere affermativa. Si, per recuperare il consenso colato a picco, dopo le sconcezze venute alla luce nei mesi scorsi e soprattutto dopo l’approvazione delle norme antiumane ed anti cristiane del pacchetto sicurezza, era necessario apparire accanto al cardinale Segretario di Stato.
Veniva così riconfermata la sua tesi di sempre e cioè che il suo governo è in ottimi rapporti con la Santa Sede. La preannunciata visita a S. Giovanni Rotondo avrebbe poi completato l’operazione di lifting spiritual politico.

Ha visto bene il Cavaliere! Come poi ha dichiarato, non poteva dimenticare che ai tempi dei DICO, sguinzagliando i fidi membri dei vostri movimenti cattolici, avevate fatto il diavolo a quattro per mettere in difficoltà il governo Prodi e ci siete riusciti. Arriverà mai quel giorno in cui la finirete di prestarvi a questi meschini giochi di potere per dei miseri piatti di lenticchie? Non otterrete che il disprezzo del sale insipido, degno di essere calpestato. Tutto vi andrà per traverso. Arriverà dunque mai quel giorno?

La domanda è posta da un povero prete che da trent’anni a questa parte non fa che cercare di servire la causa del Vangelo nella Chiesa Cattolica. Da questo versante le cose assumono un’altra dimensione. Non era necessario questo squallido balletto! Era necessario il contrario: opporre un netto rifiuto. Lei non si sarebbe dovuto prestare ad alcuna strumentalizzazione.

Cosa può pensare la gente semplice che vede il Card. Bertone in compagnia del nostro dominante? Conclude logicamente che la Chiesa, anche nella sua espressione magisteriale, è schierata dalla sua parte.
Berlusconi avrebbe così raggiunto il suo scopo, mentre, a Sua Eminenza gli avrebbe riservato la figura dell’utile idiota. Anche se il “prestigio” dei sacri palazzi non mi interessa, devo tuttavia ammettere che mi disgusta assistere ad una simile caduta di stile.

Se invece, consapevole dell’elevato tributo da versare, in vista di qualche ritorno vantaggioso per la sua istituzione ha ceduto alle lusinghe del potente (ma è poi potente? Pugno di polvere! Vanitosa nullità), Sua Eminenza ha agito da disonesto sia verso ciò che rappresenta, che verso i fedeli che guardano a lui per ricevere esempio di rettitudine evangelica non di cinismo politico.

Io credo, Signor Cardinale, che Lei abbia mancato di rispetto verso se stesso. In pratica ha venduto la sua dignità di uomo e di Vescovo al mercante di passaggio.

Penso inoltre che il suo comportamento sia stato offensivo verso il Popolo di Dio. E’ stato chiamato al ministero episcopale per annunciare il Vangelo, non per fare politica di basso profilo.
Infine ha gettato disprezzo sul ministero di molti presbiteri che, come il sottoscritto, ogni giorno sostengono la fatica di annunciare il Vangelo (che è alto e altro dalle logiche dei potenti e della ragion di stato) in un mondo che s’è fatto adulto, critico ed esigente. Atteggiamenti come il suo sono di grande ostacolo all’evangelizzazione!

Rientri in se stesso, Signor Cardinale. Veda da dove è caduto e ritorni all’amore di un tempo. Un richiesta sincera di perdono al Popolo di Dio non guasterebbe affatto. A Lei restituirebbe dignità e ai fedeli chiarezza evangelica. Faccia in modo che il Signore non rimuova il candelabro dal suo posto (Ap. 2,5).

Un fraterno saluto.
P. Silvano Nicoletto
Religioso Stimmatino

Sezano, Verona – 30 agosto 2009